2023 – ANTIQUA
Domenica 03 settembre 17,00
Auditorium Croce Nera – Savigliano
Arlecchino ambasciatore di Francesi, Spagnoli e Turchi, tutti contro Pantalone Ensemble ZEBO
Maestro concertatore al violino Giorgio Tosi
Valeria Zanolin, Sara Sacchi attrici
Lucio Paolo Testi, Antonietta Boaretto, Mirella Soranzo, Giancarlo Marchezzolo ballerini Alice Rossi, Candice Carmalt, Matteo Magistrali, Renato Cadel cantanti
José Manuel Fernandez Bravo flauti dolci, cornetto
Pierfrancesco Pelà viola da braccio
Alessia Travaglini viola da gamba
Ninon Dusollier fagotto, flauti dolci
Sonia Hrechorowitz cembalo
Orazio Vecchi da “L’Amfiparnaso” – Prologo
Adriano Banchieri da “La Pazzia Senile” – Ragionamento primo Atto Primo
Orazio Vecchi da “L’Amfiparnaso” – Atto Primo
Adriano Banchieri da “La Pazzia Senile” – Ragionamento Quarto
Jean-Philippe Rameau da “Les Fêtes d’Hebé”- Tambourin en Rondeau, Aria “Accourez, riante jeunesse”
J. B. Lulli – Chaconne des Scaramuche
Orlando di Lasso – Vecchie Letrose
J. B . Lulli da “L’Alceste” Minuetto
Orlando di Lasso Zanni
J. B. Lulli da “Le bourgeois Gentilhomme” Ritournelle de Epagnols, Premier air des Espagnols
John Playfors da “English dancing master” Hearts Ease
Baldano – Correnti 1 e 2
A. Camprà da “L’Europe Galante” – Ouverture
J. B. Lulli da “Le bourgeois Gentilhomme” – Marche pour la Ceremonie des Turcs, Le Mufti, Deuxieme air, Troisieme Air
“Festa, fasemo festa!”, con queste parole Pantalone comunica ad Arlecchino di voler organizzare un banchetto per impressionare Rosina, la bella vicina di casa e da buon tirchio qual è, decide di invitare pochi parenti ed annacquare il vino. Arlecchino coglie l’occasione per organizzare un bello scherzo al suo padrone; con l’aiuto di quattro compari (i quattro ballerini) trasformerà la misera festa di Pantalone in un ricevimento per le ambascerie di Francia, Spagna a dell’Impero Ottomano. Lo spettacolo, ispirato alle maschere della commedia dell’arte, unisce i personaggi di Arlecchino e Pantalone con le musiche di Orazio Vecchi, Adriano Banchieri e Orlando di Lasso andando a creare una nuova declinazione della forma del “Concerto narrante”, nel solco della tradizione delle proposte dell’ensemble ZEBO (vedasi ultima pagina). Oltre alle due attrici anche i quattro ballerini sono veri e propri personaggi della storia. Sulle musiche di Lully e Camprà, i quattro compari di Arlecchino interpretano le tre finte ambascerie che, di sorpresa, si presentano a casa di Pantalone.
ZEBO (Zero Emission Baroque Orchestra) è un ensemble professionale che lavora ad impatto zero e che trova in questo la sua identità nonché il suo punto di forza. Un’attività culturale che può e vuole diventare veicolo di un messaggio etico. Se pensiamo alla cultura sia come bagaglio personale sia come patrimonio sociale, che riguarda il rapporto tra l’individuo e l’ambiente che lo circonda, ecco che l’orchestra può diventare, attraverso l’esecuzione pubblica, un veicolo sufficientemente raffinato ed efficace per poter espandere il più possibile questi ideali.
ZEBO vuole aderire a quel movimento mondiale che persegue come obiettivo l’equilibrio tra attività umana ed ecosistema nella difesa tanto della cultura, che è la nostra anima, quanto della natura, che è la nostra casa, il nostro cibo e il nostro ossigeno, dimostrando con la sua attività che è possibile lavorare senza distruggere.
Tutte le emissioni di Co2 prodotte per realizzare gli eventi saranno compensate da ZEBO attraverso il finanziamento di riforestazione equivalente. Rivolgendosi a società specializzate ZEBO finanzierà la riforestazione di aree garantite; tutte le aree riforestate diventano automaticamente parchi protetti quindi non edificabili ne sfruttabili per attività umane distruttive del territorio e della natura.
I componenti di Zebo sono musicisti che provengono da precedenti e consolidate esperienze musicali e professionali nell’ambito della musica antiocva e barocca. Al nucleo fondatore si affiancano numerosi musicisti che, oltre a possedere esperienza specifica nel settore, vogliono aderire pienamente al progetto e alla mission di Zebo.
**************************************************************
Domenica 10 settembre ore 17,00 Savigliano – Palazzo Taffini Il mascalzone
Gianluca Gambino attore
Maurizio Fornero clavicembalo
CORRADO ROLLIN
Il mascalzone
ovvero Vita e avventure di John Law, esperto di calcolo delle probabilità, spadaccino, galeotto, studioso di sistemi finanziari, giocatore d’azzardo, fondatore della Banque Royale, della famosa Compagnia del Mississippi, nonché Controllore generale delle finanze del Regno di Francia, narrate da lui medesimo
Musiche del m° Jean-Philippe Rameau
Gianluca Gambino attore
Maurizio Fornero clavicembalo
J. P. Rameau (1683 – 1764) Pièces de Clavecin
Les Sauvages
Les Niais de Sologne
Gavotte & six doubles Tambourin
Gigue en Rondeau
Les Tourbillons
Musette en rondeau
Les cyclopes
Le Rappel des Oiseaux
Les Tendres Plaintes (Rondeau) Menuet
Gianluca Gambino si diploma presso la scuola del Teatro Stabile di Torino, lavora con Mauro Avogadro, con il gruppo di ricerca Archivo Zeta, con sede a Firenze, fondato da Gianluca Guidotti, lavora in Francia con Dominique Pitoiset per il Teatro di Bordeaux, partecipa al Progetto Shakespeare, lavorando con Jean-Cristophe Sais e con Mamadou Dioume, attore di Peter Brook, all’interno delle manifestazioni per le Olimpiadi Invernali 2006, lavora con Luca Ronconi, appare in spot pubblicitari, fictions e films.
Maurizio Fornero. Diplomato in Organo e Composizione Organistica, Pianoforte e Clavicembalo presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino sotto la guida di Guido Donati, Wally Peroni e Giorgio Tabacco. Successivamente consegue la Laurea di secondo livello in clavicembalo e tastiere storiche al Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria con la Prof.ssa Francesca Lanfranco. Nel 1992 è giunto, come unico rappresentante italiano, alle finali dell’European Organ Festival di Bolton (Gran Bretagna). Perfezionandosi nell’esecuzione filologica del repertorio antico, svolge da anni un’intensa attività concertistica come solista nonché in formazioni cameristiche che lo ha portato ad esibirsi in festival nazionali ed internazionali di musica antica e barocca tra cui “Via stellae” di Santiago di Compostela (Spagna), “Van Vlaanderen” di Bruges (Belgio), Festival Internazionale dell’ Aia e di Utrecht (Olanda), “L’altro suono-Unione Musicale” di Torino,” Festival Monteverdiano” di Cremona, Festival Mito, Bologna Festival, Froville………Collabora come organista e cembalista con l’ Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, il Teatro Regio di Torino e l’Academia Montis Regalis. E’ docente di Basso Continuo presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino dal 2005 è direttore della Scuola Comunale di Musica di Mondovì.
**************************************************************
Domenica 17 settembre ore 17,00 – Saluzzo – Confraternita della Croce Nera Collegium Pro Musica Genova
Stefano Bagliano flauti diritti
Maria grazia Liberatoscioli testi e voce recitante
Quando fiorisce il mandorlo
Reading concert con testi originali e musica
Lucia, Magda e Gioella, un caleidoscopio di figure femminili che rappresenta le infinite sfaccettature della donna attraverso le tre età della vita. Una sapienza antica che riaffiora nel quotidiano attraverso il mito del mandorlo e induce ad accettare il dolore e a sublimarlo, nel passaggio del triduo pasquale dove la resurrezione vince la morte.
Magister Gulielmus (XV sec.) La bassa Castiglia
Giovanni Bassano (1558-1617) Ricercata terza
Anonimo (XV sec.) Salterello
Jacob Van Eyck (1590-1657) Daphne
Jacques Hotteterre “Le Romain” (1673-1763) Preludi
J. G. P. Telemann (1681-1767) Fantasia n.1 in la maggiore
J. S. Bach (1685-1750) dalla Partita BWV 1006 per violino Gavotte en rondeau – Gigue
Stefano Bagliano, flautista e direttore specializzato nel Barocco, è uno dei virtuosi di flauto diritto/flauto dolce più attivi a livello nazionale ed internazionale. Svolge una intensa attività concertistica come solista, in USA, Canada, Giappone, Cina, Israele, Turchia e tutta Europa (Italia, Germania, Francia, Russia, Spagna, Austria, Belgio, Svezia, Svizzera, Olanda, Norvegia, Portogallo, Danimarca, Polonia, Cecoslovacchia, Slovenia, Lettonia, Romania, Macedonia, Albania), in sale e per enti di prestigio tra cui Carnegie Hall di New York, Conservatorio di Mosca, Ishibashi Memorial Hall di Tokio, Gasteig di Monaco di Baviera, Conservatorio Centrale di Pechino e di Beijing, Palazzo Venezia a Roma/Concerti di Rai 3 in diretta radiofonica nazionale, Amici della Musica di Firenze, Società del Quartetto di Milano, Festival internazionale di Lubiana, Sounding Ierusalem Festival, Monteverdi Festival, Sagra Musicale Malatestiana, Settimana di Musica Sacra di Monreale, ERF Emilia Romagna Festival etc. In qualità di solista con orchestra ha suonato con formazioni tra cui Les Boreades di Montreal, Moscow Chamber Orchestra, Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, Solisti della Scala di Milano, Academia Montis Regalis, Mainzer Kammerorchester, L’Arte dell’Arco, Ensemble Baroque de Nice, Orchestra da Camera di Istanbul, Milano Classica, Accademia I Filarmonici di Verona, Orchestra Toscanini Parma, con direttori quali A. Curtis, F. M. Bressan, G. Capuano, G. Garbarino, R. Barshai, H. Sensoy, V. Bulakhov. Per la musica da camera ha suonato, fra gli altri con artisti del calibro di Emma Kirkby, Monica Huggett, Roberta Invernizzi, Ottavio Dantone, Hansjorg Schellenberger, Sergio Azzolini, Gemma Bertagnolli, Bob Van Asperen, Vittorio Ghielmi, Alan Curtis, Carlo Chiarappa, Enrico Bronzi, Gianluca Capuano, Andrea Coen. Direttore dell’ensemble Collegium Pro Musica, ha effettuato 28 registrazioni come solista per le etichette Brilliant Classics, Stradivarius, Dynamic, Tactus, ASV Gaudeamus e per le riviste Amadeus (due volte), CD Classics e Orfeo, ottenendo entusiastiche recensioni dalla stampa nazionale e internazionale. Si segnala, a proposito del triplo CD con i Concerti da Camera di Vivaldi, la recensione della rivista americana “Fanfare” (marzo/aprile 2013) in cui il critico James Altena ha scritto “una menzione speciale per il flautista Stefano Bagliano, è così virtuoso sul suo strumento come non ne ho mai sentiti”. Già direttore del Dipartimento di Musica Antica presso il Conservatorio “Pedrollo” di Vicenza, Bagliano ha svolto e svolge una intensa attività didattica a livello internazionale, avendo svolto masterclass e corsi per vari enti, tra cui Royal College of Music di Londra, ISA SommerAkademie dell’Università di Vienna, Akademie fur Alte Musik di Brema, Hochschule di Stoccarda, Societé Valaisienne de la flute di Sion, Corsi internazionali di Musica Antica di Urbino, Conservatorio di Oporto, Conservatori di Genova, Torino, Pescara. E’ docente di flauto dolce presso il Conservatorio “Verdi” di Milano.
Mariagrazia Liberatoscioli, artista poliedrica, si è diplomata dapprima in Pianoforte e successivamente in Canto presso il Conservatorio “Perosi” di Campobasso, per poi dedicarsi alla attività concertistica in Italia, Francia, Austria e Stati Uniti, nonché ad una intensa attività didattica. In materia di Teatro ha studiato con importanti registi e attori, tra cui Enzo Toma della Compagnia e Teatro Kismet Opera di Bari, M. Rippa e L. Fiorentino della Compagnia Liberamente di Napoli, W. Broggini, V. Pucci e A. Zamboni della Compagnia Giallo Mare Minimal Teatro di Empoli. Successivamente si è dedicata alla scrittura di testi teatrali, occupandosi spesso a tutto tondo di spettacoli da lei ideati, con una predilezione per performance che uniscano la recitazione alla musica. Tra questi si ricordano “Le mille e una faccia di Arlecchino” (Emilia Romagna Festival, Biella) con la partecipazione dell’attore Enrico Bonavera, “Il Pastor Fido” (Festival Le Vie del Barocco di Genova, Accademia Montis Regalis di Mondovì), “Musica maga” (Filarmonica Umbra di Terni, Amici della Musica di Pistoia), “Istantanea di un delitto shakespeariano” (Teatro Bibiena di Mantova, Brianza Classica), “Ero e Leandro”, “Paradiso: dedicato a Dante”, “Paesaggi mediterranei”. Ha collaborato con la regista Serenella Isidori per Scene e Costumi per l’Opera lirica “La Medium” di Menotti (Teatro Savoia di Campobasso).